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Intelligenza Artificiale: lavoro, società e ambiente

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L'intelligenza artificiale (IA) è una delle tecnologie che sta trasformando la nostra società e molti aspetti della nostra vita quotidiana.

Author / translator Claudia Caldini

L'intelligenza artificiale (IA) è una delle tecnologie che sta trasformando la nostra società e molti aspetti della nostra vita quotidiana. Pur promettendo e avendo già prodotto molti effetti benefici ci pone davanti a problemi riguardanti l'occupazione, la sostenibilità ambientale e la violazione dei valori etici.

Questo lavoro è stato svolto dalla classe 5INA dell'Istituto Tecnico Tecnologico M. Buonarroti di Trento nell'ambito del percorso Educazione Civica alla Cittadinanza.

Created 3 November 2021
Last edited 12 November 2021
Topics Technology

Policy positions

Policy position 1

Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale provocherà il dilagare di robot e macchine autonome che si sostituiranno all’uomo nel lavoro e nelle relazioni.

Policy position 2

Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale consentirà a robot e macchine autonome di sostituire l’uomo nei lavori più pericolosi e meno graditi aprendo a professioni piú sicure e meno ripetitive.

Policy position 3

Grazie all’intelligenza artificiale le informazioni che mi vengono proposte dai miei dispositivi sono idonee alle mie necessità e ai miei gusti e mi consentono di non perdere tempo.

Policy position 4

L’intelligenza artificiale filtra le informazioni che mi giungono e non mi consente una visione a 360 gradi dei fatti e delle opinioni.

Policy position 5

Green e digital non sono in sintonia: i grandi sistemi intelligenti, ad esempio, richiedono un forte consumo energetico per memorizzare e analizzare l’enorme quantità di dati necessari per il loro funzionamento.

Policy position 6

L’intelligenza artificiale supporta la sfida della sostenibilità, ad esempio mostra le soluzioni più green sulle mappe e calcola la quantità d’acqua necessaria in agricoltura senza sprecarla.

Story cards

Dalla Corea del Sud e Giappone fino in Australia sono nate nuovi tipi di gelaterie, dove è un braccio robotico che si occupa di preparare il gelato.
Brown Bana, ideata dall’azienda coreana Louge Lab, è un esempio di relazione tra robot e uomo. L’addetto è l’interlocutore tra cliente e macchina, prende le ordinazioni e le manda al robot che farà il gelato.
Mentre in Giappone con Soft Cream Robot e in Australia con Robot Ice Cream si è completamente eliminata la figura dell'uomo. Nelle loro gelaterie infatti il robot prende ordinazioni, prepara il gelato e lo serve al cliente.

Robot gelataio

iCub è un robot androide costruito dall'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova. Alto 104 cm e pesante 22 kg, la sua estetica e funzionalità ricordano quelle di un bambino di circa tre anni.
Viene proposto come un prototipo diretto a una comunità di sviluppatori software open source, perché sviluppino diversi modelli comportamentali impiegabili in molteplici funzioni avanzate con varia utilità.

Questo robot potrebbe essere utilizzato dai neuropsichiatri nella terapia di pazienti con autismo (utile anche come presidio di sorveglianza).

iCub

Cambridge Analytica fondata nel 2013 da Robert Mercer è un’azienda di consulenza e per il marketing online specializzata nel raccogliere dai social network un’enorme quantità di dati sui loro utenti: quanti “Mi piace” mettono e su quali post, dove lasciano il maggior numero di commenti e così via. Queste informazioni sono poi elaborate da modelli e algoritmi per creare profili di ogni singolo utente.
Lo scandalo, scoppiato a marzo 2018, ha evidenziato l’effettiva capacità dei social media di pilotare la coscienza politica delle persone dando maggiore risalto a certe notizie e a certe fonti di informazione a discapito di altre.
Lo stesso Mark Zuckerberg, durante un’audizione di fronte al Senato degli Stati Uniti, ha promesso al mondo la realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale in grado di bloccare sul nascere la diffusione delle fake news, sia in formato testuale che video.

Cambridge Analytica

Attualmente, sempre più persone consumano notizie, articoli attraverso curatori online come Google News. Queste piattaforme utilizzano algoritmi di intelligenza artificiale per creare profili digitali degli utenti e fornire contenuti conformi alle loro preferenze.
Non ci sono due utenti che vedono lo stesso feed di notizie nei loro account di social media. La cura delle notizie basata sull'intelligenza artificiale ti assicura di vedere risultati "rilevanti", come ti diranno i curatori. Ma in effetti, questi algoritmi ti immergono in una bolla di filtro, dove vedi troppo di ciò che vuoi vedere e troppo poco di ciò che dovresti vedere. Il risultato diretto delle bolle di filtro è la polarizzazione delle società, l'amplificazione dei pregiudizi, una minore tolleranza per le opinioni opposte e una maggiore vulnerabilità alle notizie false. Abbiamo già visto questi fenomeni creare o intensificare crisi durante le elezioni, rivalità politiche e violenza settaria in diverse regioni del mondo.

Camera dell’eco: la triste realtà

La censura da parte di Google nei confronti delle persone di colore: se cerchiamo “woman” or “girl”, la maggior parte dei risultati saranno di donne bianche. Le persone di colore non sono assenti, ma sono sottorappresentate dall’algoritmo di Google. Per esempio, cercando “girl”, su 50 immagini, 46 sono persone bianche, 3 asiatiche ed una di colore.

Algoritmo di Google

L’agricoltura di precisione, grazie all’intelligenza artificiale, è in grado di migliorare ulteriormente l’agricoltura italiana. Grazie all’AI è – e sarà possibile – gestire al meglio diverse operazioni, che vanno dal monitoraggio del suolo alla più oculata gestione e uso di antiparassitari, fino alla tutela della qualità del prodotto nella filiera agroalimentare, potendo implementare la qualità della coltivazione, elevando la sostenibilità ambientale ed efficienza.
Grazie al progetto Pantheon, condotto dall’Università Roma Tre, insieme ad altri due atenei e alla Ferrero quale partner industriale si lavora sulla gestione dei noccioleti (le nocciole sono l’ingrediente principale della famosa Nutella), realizzando un sistema robotico in grado di monitorare lo stato di salute delle piante, intervenendo su ciascuna in base al intervenendo su ciascuna in base all’esigenza.

Agricoltura di precisione e Nutella

Nell'incendio di Notre Dame il robot pompiere è stato il primo ad entrare nella cattedrale, il primo a sfidare il rogo, quello che spruzzando acqua nella navata centrale ha consentito il successivo intervento dei pompieri. Si chiama Colossus, un nome da supereroe.
Assomiglia piuttosto a un piccolo cingolato: lungo un metro e 60 centimetri, largo e alto poco meno della metà. Praticamente è un botolo rosso e nero, che si muove lentamente ma non si ferma mai, neanche davanti a scale o strapiombi, portandosi in giro circa cinquecento chili di tecnologia e se serve è in grado di trascinare un carico, per esempio di feriti, altrettanto pesante, oltre che naturalmente un grosso tubo per sparare acqua.

Robot pompiere

Google News è cambiato radicalmente da quando la versione "beta" è stata lanciata nel settembre 2002. Anche molte delle best practice per l'ottimizzazione dei contenuti delle notizie sono cambiate in modo significativo. Il Google News reinventato utilizza una nuova serie di tecniche di intelligenza artificiale per prendere un flusso costante di informazioni mentre arriva sul web, analizzarlo in tempo reale e organizzarlo in trame. Questo approccio significa che Google News comprende le persone, i luoghi e le cose coinvolte in una storia mentre si evolve e collega il modo in cui si relazionano tra loro. Fondamentalmente, questa tecnologia ci consente di sintetizzare le informazioni e metterle insieme in un modo che ti aiuti a dare un senso a ciò che sta accadendo e quale sia stato l'impatto o la reazione.
Sebbene Google News rinnovata utilizzi l'apprendimento automatico per adattarsi alle abitudini di un utente nel tempo, consentendole di consigliare contenuti personalizzati, ciò non significa che ora mostri agli utenti risultati irrilevanti quando conducono una notizia ricerca.

Google News

L'esercito americano sta testando una nuova generazione di cani-robot, che in realtà non scodinzolano e non hanno bisogno di alcun guinzaglio. Dell'animale reale, infatti, hanno solo la struttura sempre più adatta a muoversi nell'ambiente circostante. In realtà già da qualche tempo i marines sono infatti accompagnati nelle loro attività di perlustrazione da Big Dog, cane-robot ideato dalla Boston Dynamics in collaborazione con il Dipartimento della Difesa, capace di camminare su terreni accidentati, percorrere fino a 32 km in completa autonomia e trasportare materiali fino a 180 chili. Ma adesso arriva il più raffinato Q-UGV sta per Quadrupedal Unmanned Ground Vehicle, ovvero quadrupede da terra senza pilota. Progettato per attività di ispezione remota, raccolta di informazioni di intelligence, sorveglianza, ricognizione, mappatura e pure agevolatore di comunicazioni visto che grazie alle sue antenne può fare da ponte fra più postazioni.

Terminator a quattro zampe

Dal 2021 la fecondazione del pomodoro in serra potrà essere affidata a questo automa, in grado di replicare l’operato dei pronubi. Riesce a localizzare il 97% dei fiori maturi e, con un getto di aria compressa, li movimenta così come farebbero gli insetti.
Arugga Ai Farming è un’azienda israeliana specializzata nell’uso dell’intelligenza artificiale in agricoltura ha sviluppato un robot impollinatore, in grado di riprodurre l'azione dei bombi sul pomodoro in serra. Completamente autonomo, Trata utilizza l’aria compressa per simulare il battito d’ali e il movimento degli insetti impollinatori. Il lancio commerciale è previsto entro la fine del 2020.
Il robot impollinatore si muove in modo indipendente su appositi binari installati nelle serre utilizzate come test, secondo le indicazioni fornite dal software. È equipaggiato con diverse videocamere ad alta risoluzione, in grado di controllare tutta la superficie vegetale.

L’algoritmo alla base elabora le immagini acquisite dalle videocamere in tempo reale e identifica i fiori aperti e pronti per essere impollinati.

Trata, il robot impollinatore che sostituisce i bombi

Pepper è un robot umanoide prodotto da SoftBank Robotics, in grado di interagire con l'ambiente e con gli esseri umani grazie a tecniche innovative di machine learning. E' il primo robot umanoide in grado di percepire le principali emozioni (gioia, tristezza, rabbia e sorpresa) e adattare il suo comportamento in base allo stato d'animo degli esseri umani che lo circondano.

Pepper incoraggia e stimola il desiderio di apprendimento degli studenti ed è una straordinaria piattaforma di studio per approfondire non solo il modo in cui i robot possono simulare le emozioni umane ma anche il modo in cui possono interpretarle e reagire di conseguenza.

Pepper è in grado di funzionare in ambienti complessi grazie alla sua videocamera 3D e alle due telecamere HD che gli consentono di identificare i movimenti e riconoscere le emozioni sui volti dei suoi interlocutori. Se sei soddisfatto Pepper condividerà la tua gioia, se invece sei triste, Pepper cercherà di consolarti.

Umanoidi al servizio

Il robot umanoide più famoso al mondo si chiama Sophia ed è stato realizzato dalla Hanson Robotics, azienda con sede a Hong Kong. La forma evoluta di intelligenza artificiale di cui è dotato, permette a questo automa di comportarsi in modo molto realistico. Sophia è diventata famosa anche per essere il primo e unico robot ad avere ottenuto, nell’ottobre del 2017, la cittadinanza di uno Stato, l’Arabia Saudita. Il robot Sophia è in grado di rispondere alle domande che le vengono rivolte, ad esempio dai giornalisti nel corso delle numerose trasmissioni televisive dove è apparsa; inoltre, può ricordare le conversazioni avute precedentemente ed è capace di imparare da ognuna cose nuove. Apprende anche da internet, a cui la sua IA è connessa. Insomma, Sophia è in grado di “parlare” con gli esseri umani, dispone di un proprio senso dell’umorismo e può assumere ben 62 espressioni facciali. Il “cervello” di Sophia, ovvero l’elettronica che la rende “intelligente”, è situato nella testa ed è visibile grazie a una calotta trasparente posta nella parte posteriore.

Sophia

Oggigiorno ci sono molte implementazioni di algoritmi di raccomandazione. Questi ultimi sono il punto cruciale di una qualsiasi azienda che offre contenuti, come per esempio Netflix, youtube etc.
Una implementazione molto famosa è Surprise, implementata in python usando la libreria scipy.

Surprise

Netflix consuma una quantità di energia che basterebbe ad alimentare circa 490mila case americane medie in un anno: parliamo di 451mila megawattora consumati nel 2019, come ha rivelato la stessa Netflix in un report. È un dato impressionante anche perché nel 2018 il consumo era stato di 245mila megawattora e questo incremento di oltre l’80% ha superato notevolmente la crescita degli utenti, aumentati del 20% per un totale di 167 milioni.

Anche NETFLIX pesa sul Pianeta

Secondo due recenti ricerche, l’intelligenza artificiale potrebbe essere d’aiuto ai trader andando a prevedere l’andamento a breve termine del prezzo di una coin oppure ad identificare eventuali truffe.
Secondo quanto pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, nella sola Cina, si prevede che il bitcoin genererà oltre 130 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio entro il momento in cui il consumo energetico della tecnologia raggiungerà il picco nel 2024. Quella quantità di gas serra avrebbe superato la produzione di emissioni annuali totali dalla Repubblica Ceca e dal Qatar nel 2016. Secondo Sinan Kufeogl, ricercatore associato di ingegneria civile presso l’Università di Cambridge, la blockchain di bitcoin potrebbe consumare la stessa quantità di energia annua dei paesi di piccole e medie dimensioni come Danimarca, Irlanda o Bangladesh.

La Cina, il bitcoin e la CO2

Sono più di 100 le aziende e organizzazioni di tutto il mondo che ad oggi hanno aderito a “The Climate Pledge”, l’appello lanciato da Amazon e Global Optimism nel 2019 per raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2040, dieci anni prima di quanto previsto dall’Accordo di Parigi del 2015.
Tra i firmatari, figura il marchio come Alaska Airlines.
Alaska Airlines serve più di 120 destinazioni tra Stati Uniti, Messico, Canada e Costa Rica, e raggiunge destinazioni in tutto il mondo attraverso l’alleanza oneworld. La compagnia ha un impegno di lunga data nel prendersi cura delle persone e dell’ambiente, e sta intraprendendo un percorso audace per ridurre l’impatto sul clima a breve e lungo termine e raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040. Questo include continui miglioramenti nell’efficienza della sua flotta; standardizzare ed espandere gli usi della prima intelligenza artificiale nel suo genere e della tecnologia di machine learning per pianificare rotte ottimizzate, riducendo il consumo di carburante e le emissioni di CO2.

Il Climate Pledge e Alaska Airlines

Il Dr. Bainomugisha della Makerere University, insieme ad altri collaboratori, ha messo a punto un sistema per monitorare il livello di inquinamento dell’aria di Kampala, Uganda, in Africa, grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito dell’iniziativa Google IA.
Kampala, come molte altre città dell’Africa subsahariana, ha una carenza di dati critica sulla portata e l’entità dell’inquinamento atmosferico. Questa sfida ha ispirato Engineer a creare AirQo, un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria a basso costo. I tradizionali sistemi per il monitoraggio della qualità dell’aria costano centinaia di migliaia di dollari per l’installazione e la manutenzione, hanno un costante bisogno di alimentazione elettrica e rete Wi Fi e sono poco resistenti alla polvere. I dispositivi AirQo al contrario, sono specificamente progettati per resistere alle condizioni ambientali di molte città africane, come polvere e condizioni climatiche estreme. Essi vengono installati su piattaforme mobili (mototaxi) in modo tale da creare delle stazioni di monitoraggio moventi.

Intelligenza Artificiale contro l’inquinamento dell’aria in Africa

Come può l’intelligenza artificiale aiutare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile? Se ne discute ogni anno a Ginevra dove ha luogo il Summit globale IA for Good, il cuore della piattaforma delle Nazioni Unite sull’AI nello sviluppo sostenibile. “L’IA è all’avanguardia nel combattere la fame, mitigare i cambiamenti climatici e facilitare la transizione verso città intelligenti e sostenibili” ha detto Houlin Zhao a capo dell’agenzia delle nazioni unite International Telecommunication Union (ITU), in apertura dell’ultimo Summit. Del resto, l’intelligenza artificiale rappresenta oggi una delle tecnologie più importanti e sta trasformando economia e società, come dimostrano le oltre 340.000 richieste di brevetti presentate a partire dagli anni ’50 del secolo scorso. In un articolo pubblicato l'anno scorso su Nature Sustainability si cita addirittura la cosiddetta Quarta Rivoluzione Industriale (fatta di intelligenza artificiale e altre tecnologie digitali) come una delle sei trasformazioni necessarie per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

IA e sviluppo sostenibile

Cambridge Analytica dice di avere sviluppato un sistema di “microtargeting comportamentale”, che tradotto significa: pubblicità altamente personalizzata su ogni singola persona. I suoi responsabili sostengono di riuscire a far leva non solo sui gusti, come fanno già altri sistemi analoghi per il marketing, ma sulle emozioni degli utenti. Se ne occupa un algoritmo che era stato inizialmente sviluppato dal ricercatore di Cambridge Michal Kosinski, che da anni lavorava per migliorarlo e renderlo più accurato. Il modello era studiato per prevedere e anticipare le risposte degli individui. Kosinski sostiene che siano sufficienti informazioni su 70 “Mi piace” messi su Facebook per sapere più cose sulla personalità di un soggetto rispetto ai suoi amici, 150 per saperne di più dei genitori del soggetto e 300 per superare le conoscenze del suo partner. Con una quantità ancora maggiore di “Mi piace” è possibile conoscere più cose sulla personalità rispetto a quante ne conosca il soggetto.

Microtargeting comportamentale

Motivi è un brand italiano d’abbigliamento femminile con 280 negozi in 13 paesi e ha deciso di adottare l’IA per ottimizzare la gestione dei prezzi e gli assortimenti di magazzino. “Abbiamo sviluppato un algoritmo grazie a Google TensorFlow che riesce ad eseguire accurate analisi previsionali per ciascun negozio, basandosi sui dati storici. Il software valuta le potenzialità dei singoli prodotti per ogni punto vendita e decide dove allocare le diverse forniture. Con il tempo il sistema si è evoluto passando a un modello personalizzato capace di analizzare i comportamenti dei singoli negozi. Il nostro modello di AI si basa su algoritmi ma l’intervento e la guida umana sono fondamentali. Macchina e persona lavorano insieme e questo mix ha portato ad una valorizzazione di nuove figure professionali, con una maggiore responsabilizzazione delle persone impiegate. Le responsabili dei negozi, acquisendo nuove competenze, diventano sempre più delle piccole imprenditrici in grado di leggere e interpretare i dati raccolti e supportare l’azienda nella gestione e nella proposta di soluzioni”.

Motivi Abbigliamento

Il caso che ci offre lo spunto per una ulteriore riflessione è quello di Osmu, operaio di 61 anni, licenziato perché dichiaratamente e specificamente sostituito da un robot. Il licenziamento è peraltro avvenuto dopo 30 anni trascorsi nella stessa azienda, presso cui, nel 1991, ha perso anche la mano destra sotto una pressa. L’impresa invoca il giustificato motivo oggettivo, il cosiddetto licenziamento economico. Nella lettera di licenziamento si legge: “Lei è addetto al posizionamento delle paint cup, ossia dei tappini provvisori sui fusti prima del processo di verniciatura degli stessi. La nostra società, in seguito a una riorganizzazione aziendale e ottimizzazione dei processi
produttivi, in data 23 febbraio 2018 ha installato una macchina, denominata Paint cap applicator, che svolge in automatico il medesimo lavoro sino a oggi da lei svolto. E’ stata così soppressa la sua posizione lavorativa”. Inoltre: “Abbiamo valutato la possibilità di assegnarla ad altre mansioni (…). Purtroppo non è stata reperita alcuna, posizione lavorativa vacante (…)”.

Robor vs Operaio

INFO CARDSISSUE CARDS

Protezione dei dati

L’Intelligenza Artificiale può minacciare la protezione dei dati e il diritto alla vita privata. Può essere usata, ad esempio, in dispositivi per il riconoscimento facciale o per la profilazione online. Inoltre, è capace di mettere insieme le informazioni che acquisisce su una persona senza che questa ne sia a conoscenza. La minaccia per la democrazia rappresentata dall’intelligenza artificiale passa per l’informazione.

Deepfake

L’intelligenza Artificiale può essere usata per creare immagini, video e audio falsi ma estremamente realistici, noti come deepfake. Essi possono essere usati per truffare, rovinare la reputazione e mettere in dubbio la fiducia nei processi decisionali. Tutto questo rischia di condurre alla polarizzazione del dibattito pubblico e alla manipolazione delle elezioni.

Quale sarà il lavoro dell'uomo?

Secondo il rapporto di McKinsey del 2010 solo il 5% dei lavori sarà completamente automatizzato, ma invece il 60% dei lavori avranno una parte di attività automatizzata, il che porta ad un sostanziale cambiamento dei posti di lavoro per tutti. Questi scenari suggeriscono che nel 2030 da 75 a 375 milioni di lavoratori dovranno cambiare categoria professionale e dovrà imparare a lavorare in un ambiente virtuale cosa non scontata.

Il dilagare del disagio sociale

Secondo il Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, i lavoratori temono la compromissione dei diritti per colpa dell’AI.
In italia, l’85% dei lavoratori che sale al 89% tra gli operai temono di perdere il lavoro. Il 58% pensa che si guadagnerà di meno. In verità le aziende più tecnologiche pagano di più. Per esempio poniamo a 100 lo stipendio medio italiano nei settori tecnologici sale a 184.1 mentre scende a 93.5 negli altri comparti.

Come saranno le relazioni?

L’idea di stabilire una relazione romantica con un robot in Olanda è accettata da una percentuale significativa della popolazione, anche se nel resto dell’Europa la maggior parte si dichiara ancora del tutto contraria a uscire con un droide. A quantificare queste preferenze uno studio, pubblicato sull'archivio open access Zenodo, condotto dagli esperti dell’Università di Twente e dell’Università della California nell’ambito del progetto SIENNA.

Come sarà il lavoro dopo l’arrivo dei robot?

L’aumento dell’automazione prelude all’arrivo di un panorama completamente nuovo di lavori. Essendoci sempre un ritardo tra l’adozione di nuovi lavori e la perdita di lavori esistenti, il processo di riqualificazione e perfezionamento sarà fondamentale per il successo nel futuro mercato del lavoro.

Perdita dei posti di lavoro

Quasi la metà dei lavori attuali saranno svolti dai robot. Lo studio dimostra che ben il 49% delle attività, potrebbe essere svolto dai robot. Meno del 5% delle professioni potrà essere completamente automatizzato e nel 60% dei lavori, il 30% delle attività potranno essere svolte automaticamente da robot. L’intelligenza artificiale ha reso le macchine capaci di leggere e analizzare un discorso.

Scomparsa di alcune tipologie di lavoro

I mestieri che scompariranno da qui al 2023 sono le aziende che si occupano di antiche tradizioni: artigiani e operai specializzati e artigiani delle lavorazioni artistiche del legno, del tessuto e del cuoio e dei materiali assimilati. Si tratta di una vasta gamma di professioni artigiane che alla base hanno in comune la creatività e l’innovazione del saper produrre o saper intervenire.

Aumento della disoccupazione

“Così l’individuo moderno ha sostituito il lavoro manuale con le macchine - l'uomo ha disoccupato se stesso e non è più in grado di acquistare ciò che le macchine producono. Il problema può essere risolto solo alla condizione che le macchine acquistino i beni prodotti o, in ultima ipotesi, che gli uomini si trasformano in macchine”. L’occupazione è in calo, la disoccupazione in crescita.

Pericoli della AI

La potenza dei sistemi di AI, se male indirizzata, potrebbe diventare molto pericolosa. Non ci si riferisce solo al rischio di robot killer che si aggirano per le nostre città sparando a chiunque, ma di "cattivi usi", più sottili e altrettanto pericolosi, di applicazioni già oggi esistenti quali ad esempio pilotare la coscienza politica ed elaborare informazioni per droni killer.

Polarizzazione delle informazioni

Il sistema che recupera, crea e distribuisce le informazioni se fornisce solo notizie afferenti ai temi a noi cari, vengono perse altre importanti informazioni. I sistemi di distribuzione non creano una visione completa.

Riduzione capacità di ricerca

Evitare di cercare le informazioni, leggendo invece quelle proposte direttamente dai sistemi automatici, può portare ad un risparmio di tempo, ma riduce la capacità degli utenti di cercarle.

Problemi di privacy

L’assenza di specifiche disposizioni rischia di preparare il terreno a una potenziale lesione dei diritti fondamentali come, l'utilizzo di dati personali al di fuori del proprio consenso.

Echo camera

II feed a cura dell’intelligenza artificiale creano camere dell’eco e bolle di filtraggio in cui gli individui non hanno mai modo di ascoltare argomentazioni opposte e fanno credere che il proprio pensiero e la propria ideologia siano le uniche corrette.

Il concetto di MATH-WASHING

I risultati prodotti dall’IA dipendono da come viene progettata e da quali dati vengono immessi. Questo processo può essere influenzato intenzionalmente o meno. Ad esempio, alcuni aspetti importanti potrebbero non essere programmati nell’algoritmo o potrebbero essere programmati per riflettere e perpetuare delle distorsioni strutturali.

È più economico usare i combustibili fossili.

Il consumo elettrico dei datacenter è molto elevato, e la maggior parte di questa energia deriva dal fossile. Semplicemente perché resta ancora la forma più economica e quindi la più adottata, per produrre energia ponendo quindi uno dei maggiori ostacoli per il decollo delle rinnovabili.
Finché infatti ci sarà petrolio da estrarre, non verranno abbastanza incentivati gli impianti di energie rinnovabili.

Riscaldamento globale

Il raffreddamento dei datacenter è molto elevato e questo contribuisce al riscaldamento globale. Le indagini dei giornalisti oltreoceano rivelano che Google potrebbe essere all'opera nella realizzazione di un datacenter galleggiante. Si parla di una gigantesca chiatta sul mare con quattro piani di container, che potrebbe beneficiare delle acque dell'Oceano per raffreddare e alimentare i server.

Uomo VS Macchina

Il progresso permette di sviluppare tecnologie e automazioni che migliorano i processi produttivi. L’IA ha migliorato i servizi a disposizione dell’uomo. Trent’anni fa le diagnosi mediche coinvolgevano più figure professionali garantendo un maggior numero di posti di lavoro, ma erano così accurate come oggi? L’e-banking ha ridotto gli sportelli bancari, ma rende accessibili i servizi forniti dalla banca h24 da casa. Vorreste tornare indietro?

AI e controllo

Controllando il comportamento in rete di una persona o utilizzando alcuni dati personali a sua insaputa, un fornitore di servizi può prevedere gli interessi e i comportamenti della persona e sfruttarli per inviargli messaggi promozionali o influenzare le sue idee. D'altra parte l’utilizzo di messaggi personalizzati permette all’utente di non ricevere pubblicità, informazioni a cui non è interessato.

I robot sul lavoro

Secondo le previsioni fatte dalla Korea Employment Information Service (KEIS), sono circa 406 le figure professionali, e quindi, i lavori a rischio. I robot potrebbero ben presto sostituire molti dei comuni lavori che ormai diamo per scontati. Come categorie più a rischio troviamo: la guardia di sicurezza, il postino, il muratore, il macellaio e il netturbino.

Lavoratori sostituiti da Android

Secondo il Brookings Institution fra qualche decennio un terzo dei lavoratori americani tra 25 e 54 anni saranno rimpiazzati da robot. Pur essendo prevista una fortissima tensione sociale, molte aziende si stanno già preparando a delegare alle macchine lavori semplici e ripetitivi e alle persone quelli più complessi.

Robot Badanti

Vari gruppi di ricerca nel mondo stanno collaborando per ideare un robot capace di assistere gli anziani. Questi robot dovranno eseguire vari e complicati compiti tra cui supportare e capire l’assistito. Pertanto i robot avranno bisogno non solo di un certo livello di empatia ma anche di forza fisica per assistere l'anziano nel lavori più complessi.

Interazione sociale, imparare a vivere coi robot

Da circa vent'anni esiste all'interno della robotica un nuovo ramo della ricerca, la social robotics, la robotica sociale. A differenza dei robot industriali, i robot “sociali” sono costruiti e programmati in modo tale che per il loro aspetto, i loro modelli di movimento, le reazioni linguistiche e le loro prestazioni funzionali interattive diano l'impressione di essere partner di interazione sociale.

Robot: saranno loro a selezionare gli umani ai colloqui di lavoro

Mentre c’è chi si preoccupa di assumere i robot in fabbrica, c’è chi si preoccupa di dar vita ad un robot in grado di fare colloqui di lavoro e selezionare gli umani più idonei per ricoprire un determinato ruolo.
Matilda, progettata dal Research Center for Computers, Communication and Social Innovation (Reccsi) dell’Università La Trobe di Melbourne, legge, risponde e memorizza le emozioni umane.

I robot sostituiranno l'uomo

Per l’89% delle aziende i robot e l’intelligenza artificiale non potranno mai sostituire del tutto il lavoro delle persone ma potranno dare un impatto migliorativo del lavoro. Il 61% delle aziende italiane è pronto ad introdurre sistemi di intelligenza artificiale e robot nelle proprie organizzazioni e solo l’11% si dichiara totalmente contrario.

I robot migliorerà il lavoro

Uno studio dimostra che ben il 49% delle attività (che producono salari complessivi per annui per 15.8 miliardi di dollari), grazie alle attuali tecnologie, potrebbe essere svolto dai robot. Meno del 5% del totale delle professioni potrà essere completamente automatizzato e nel 60% dei lavori, il 30% delle attività potranno essere svolte automaticamente da robot.

AI e Medicina

Bioingegneria: è questa la nuova frontiera dell’innovazione. Dal 2000 ad oggi sono oltre due milioni gli interventi chirurgici eseguiti con uno dei tremila bracci meccanici Da Vinci, un robot in grado di ovviare all'assenza di chirurghi disponibili, riducendo il numero di medici necessari a svolgere un intervento chirurgico.

Algoritmi di profilazione

Grazie ad algoritmi di profilazione, le notizie fornite dai dispositivi di nostro utilizzo sono focalizzate su temi di cui ci interessiamo. Si stima che oltre il 90% delle notizie vengono lette solo perché consigliate da algoritmi di raccomandazione.

Ricerca di informazioni e risparmio di tempo

Ottenendo informazioni riguardo ad ambiti a noi cari, indirettamente si risparmia del tempo, evitando di cercare le informazioni. Più del 50% dei consumatori ritiene che grazie all’avvento dell’intelligenza artificiale riesce a risparmiare oltre il 90% del tempo durante la fase di ricerca di informazioni.

Opinion Debater & Automated Writing

E’ impattante l’uso dell'Intelligenza Artificiale non solo nella ricezione delle informazioni, ma anche nella scrittura stessa. Tramite algoritmi di Opinion Debater e automated Writing è possibile trovare molti più dati e opinioni riguardo ad un tema.

L'intelligenza artificiale potrebbe sostituire i cookie nel digital advertising

Un approccio alternativo ai cookie, chiamato “soluzione ID”, si basa sull'Intelligenza Artificiale. L'identità dell'utente potrà essere determinata mettendo insieme diversi frammenti di dati e l'apprendimento automatico potrà aiutare a creare l'identità dell'utente mettendo insieme tutti i suoi dati.

Intelligenza Artificiale come giornalista

Le Intelligenze Artificiali scrivono centinaia di migliaia di articoli che vengono pubblicati dai principali media ogni settimana; questo significa che riescono a capire le persone, quello che vogliono leggere e di conseguenza capiscono come gestire le informazioni.

Elezioni U.S. del 2016

Lo studio ha esaminato il fenomeno della camera d'eco su Twitter in base alle elezioni USA del 2016. Sono stati analizzati più di 50 milioni di tweet sui candidati, Trump e Clinton, durante il ciclo elettorale. I risultati hanno suggerito che le comunità che discutevano dei candidati differivano molto nel livello di omogeneità politica e che alcuni leader erano responsabili della creazione di comunità omogenee.

La camera d’eco di Facebook

L'algoritmo sa con chi in questa rete hai maggiori probabilità di interagire, il che restringe ulteriormente il campo alle persone la cui visione del mondo si allinea con la tua. Mostra sempre meno contenuti con cui potresti non essere d'accordo. Questo fatto crea una camera d’eco. Questo algoritmo messo a punto e gestito con cura è aperto alla manipolazione, soprattutto da parte di interessi politici e sociali.

Twitter: algoritmi che mostrano maggiormente contenuti di destra

In sei paesi sui sette di quelli analizzati i tweet di politici di destra sarebbero stati superiori rispetto a quelli di sinistra: risultato che permette di dire che sono più virali i contenuti di destra.
Twitter ha ammesso che sulla sua piattaforma social vengono amplificati più i contenuti di politici o di organi di informazione di destra rispetto ai contenuti di fonti di sinistra.

Fake video

Se il 2018 è stato l’anno delle fake news, il 2019 potrebbe essere l’anno dei fake video. Sistemi di intelligenza artificiale sempre più evoluti come i Generative Adversarial Network permettono infatti di realizzare, in modo tutto sommato abbastanza semplice, video del tutto fasulli, ma praticamente indistinguibili da quelli veri.

Elevate emissioni di carbonio nel training di AI

L'intelligenza artificiale ha il potenziale per accelerare il degrado ambientale. L'uso di GPU ad alta intensità energetica per eseguire la formazione sull'apprendimento automatico è già stato citato come contributo all'aumento delle emissioni di CO2. Durante il processo di addestramento di un singolo modello vengono creati quasi 300.000 chilogrammi di emissioni di anidride carbonica pari alle emissioni di cinque auto medie negli Stati Uniti.

Datacenter e AI

Nei prossimi anni serviranno nuovi data center e tantissima energia per alimentare, archiviare e mantenere in vita i dati su cui si regge l’intera infrastruttura digitale.
I giganti dell’industria informatica sono già i principali client di elettricità al mondo, ma resta aperta la questione dell’effettiva utilità dei dati memorizzati nei server – pare che solo il 6% sia veramente in uso.

Disastri naturali

L’IA può individuare, grazie ai dati delle immagini satellitari, le aree più povere dei villaggi africani e le zone in cui, per esempio dopo un disastro naturale, è più urgente veicolare gli aiuti umanitari. È dal terremoto che devastò Haiti nel 2010 che i soccorsi vengono guidati con il supporto delle intelligenze artificiali di Northrop Grumman.
In Sud America diversi progetti rivoluzionari usano l’IA per produrre cibo sano a poco prezzo.

Intelligenza artificiale contro l’inquinamento oceanico.

L’utilizzo di tali tecnologie può essere molto utile per combattere l’inquinamento, non solo relativamente all’inquinamento dell’aria ma anche per quanto riguarda l’inquinamento oceanico prodotto dalle microplastiche.
Il metodo proposto dal Cnr-Isasi utilizza un addestramento intelligente per distinguere le microplastiche da microalghe di dimensione e forma in apparenza simili.

IA e robotica per un’agricoltura sostenibile

Secondo la International Federation of Robotics (IFR) nel 2020 sono stati venduti fino a 25.000 robot agricoli (IFR World Robotics Report 2020), una cifra corrispondente al numero di robot utilizzati per scopi militari. Secondo MarketsandMarkets, si prevede che il mercato dei robot agricoli crescerà ulteriormente dai 4,6 miliardi di dollari registrati nel 2020 a 20,3 miliardi di dollari entro il 2025.

IA: una svolta per le malattie delle piante

Il danno provocato da parassiti e malattie delle piante può raggiungere ogni anno fino al 40% dei raccolti globali, secondo i calcoli dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura degli Stati Uniti. Per ovviare a questo problema si sta iniziando ad utilizzare telecamere, sensori e intelligenza artificiale (IA) sui campi consentono agli agricoltori di gestire meglio i propri campi e utilizzare i pesticidi in modo più preciso.

Gestione intelligente delle inondazioni

Un sistema intelligente è stato costruito qualche anno fa dal gruppo di ricerca capeggiato dal Professor Pascal Van Hentenryck del NICTA in Australia per la gestione delle inondazioni. Siamo nella Hawkesbury Nepean Region in prossimità della diga di Warragamba che, a fronte di precipitazioni eccezionali, rischia l’esondazione provocando l’allagamento di una vasta porzione di territorio.

Sviluppo sostenibile

Le tecnologie digitali possono aumentare la produttività, ridurre i costi di produzione, le emissioni e il consumo di risorse nei processi produttivi. Permettono di migliorare l’efficienza, supportano l’economia circolare, consentono di creare sistemi energetici a zero-carbone, aiutano a proteggere e tenere sotto controllo gli ecosistemi e assumono altri ruoli critici a supporto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Automazione e lavoro

I dati della ricerca del 2016 “The Future of Employment: How susceptible are jobs to computerisation?” degli autori Frey e Osborne stimano che 702 professioni saranno automatizzate. Applicando lo studio al caso italiano emerge che tra il 2018 e il 2033  il 14,9% del totale degli occupati, pari a 3,2 milioni, potrebbe perdere il posto di lavoro.

Produttività e AI

Uno studio del Parlamento Europeo stima che, grazie all’AI, entro il 2035, ci sarà un aumento della produttività del lavoro dall’ 11% al 37%.

Ambiente e AI

Uno studio del Parlamento Europeo stima che entro il 2030 ci sarà tra l’1,5% e il 4% di riduzione, attribuibile all’uso dell’AI, delle emissioni di gas serra.

Istruzione e automazione

Il rischio di perdere il lavora a causa dell’automazione diminuisce con l’aumentare del livello di specializzazione: senza titolo di studio (rischio pari al 21%), con licenza media (rischio pari al 18%) , con diploma di maturità (rischio pari al 16%).
Elementi per diminuire il rischio sono, la non ripetitività del lavoro, le capacità creative, la complessità intellettuale e operativa, le capacità relazionali e sociali.

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