Policy positions
Policy position 1
I migranti climatici non devono essere riconosciuti come rifugiati climatici e la Convenzione di Ginevra non dovrebbe essere aggiornata o modificata per includere questa categoria. Infatti, è troppo difficile provare che una migrazione sia avvenuta come conseguenza del cambiamento climatico.
Policy position 2
I migranti climatici devono essere riconosciuti come rifugiati climatici. I Paesi in via di sviluppo spesso non hanno le risorse economiche per adattarsi al cambiamento climatico, quindi i Paesi industrializzati, che si sono arricchiti usando i combustibili fossili e altre pratiche insostenibili, dovrebbero ora aiutare a sopportare le conseguenze del cambiamento climatico e accogliere le persone che migrano per tale ragione.
Policy position 3
Poiché è ampiamente dimostrato che esiste un forte legame tra cambiamenti climatici, conflitti, fame e crisi economica, i Paesi devono trovare una soluzione comune per ospitare le persone che migrano per motivi ambientali e climatici, così come quelle che fuggono per motivi legati a conflitti e discriminazioni. Questa soluzione deve provenire da un organismo internazionale, anziché essere basata su accordi bilaterali o multilaterali tra stati.
Policy position 4
I confini nazionali non hanno più ragione di esistere. Poiché i cambiamenti climatici interessano tutti i Paesi a prescindere dai confini politici, non c'è motivo di avere ancora frontiere che limitano la libertà di movimento delle persone. Gli Stati devono condividere la responsabilità sulla questione dei rifugiati climatici e sviluppare meccanismi di solidarietà per affrontare i flussi migratori senza limitarli in alcun modo.