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OGM

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Il tema è quanto mai dibattuto sebbene gli scienziati parlino di sostanziale equivalenza tra una pianta OGM e una pianta non OGM. Le pubblicazioni sono contraddittorie, in parte per i metodi di ricerca impiegati, in parte per le differenze nell'analisi e nell'interpretazione dei dati.

Author / translator Segreteria MAcA

Il tema è quanto mai dibattuto sebbene gli scienziati parlino di sostanziale equivalenza tra una pianta OGM e una pianta non OGM. Le pubblicazioni sono contraddittorie, in parte per i metodi di ricerca impiegati, in parte per le differenze nell'analisi e nell'interpretazione dei dati. Una parte degli scienziati, maggioritaria, dichiara che non esiste alcun rischio per la salute umana. Un'altra parte, scettica, evidenzia l'impossibilità di poter controllare gli sviluppi futuri che una scienza così recente potrebbe avere.

Created 28 September 2016
Last edited 7 August 2018
Topics Risks & security, Science

Policy positions

Policy position 1

L'utilizzo di OGM non arreca danni né all'uomo né all'ambiente. Inoltre molti sono i vantaggi derivanti dal loro utilizzo. E' sbagliato opporsi alle innovazioni che la scienza può apportare alle nostre vite, soprattutto quando rigidi protocolli ne garantiscono la sicurezza.

Policy position 2

Gli OGM, se correttamente utilizzati e adeguatamente controllati, possono rappresentare un'ottima soluzione a molti problemi connessi all'agricoltura tradizionale. Bisognerebbe quindi permetterne il commercio e la coltivazione anche in quei Paesi in cui ciò è vietato.

Policy position 3

Il tema degli OGM è troppo controverso a livello scientifico perché si possano considerare affidabili. E' bene perciò limitare il consumo dei prodotti che li contengono, e non permettere che venga reso possibile coltivarli in quei Paesi che finora li hanno vietati.

Policy position 4

Gli OGM potrebbero essere nocivi per la salute umana e per l'ambiente. E' necessario vietare il loro utilizzo e anche tutti i prodotti che direttamente o indirettamente li contengono.

Story cards

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Questa è l'intervista a Mauro Peraro, proprietario di un'azienda agricola nel biellese, in Piemonte: “Ho scelto di fare agricoltura biodinamica perché stufo di ascoltare i consigli dei consulenti delle case sementiere e farmaceutiche che proponevano la panacea per tutti i mali del mondo a costi esorbitanti. I semi OGM vanno ricomprati ogni anno. Io voglio seminare il mio seme, prodotto nel mio terreno, adattato al clima del mio terreno, alla latitudine e ai parassiti del luogo. Perché mirare ad alte produzioni spendendo per i semi OGM, per i pesticidi e i concimi quando puoi non spendere, producendo magari meno ma senza aiuti chimici e di prodotti geneticamente modificati? Il margine economico è lo stesso, in più non inquino ma preservo il terreno. Potrò riseminare i miei semi che avrò selezionato in casa. Userò i semi non adatti alla semina perché piccoli o rotti come alimento per il mio bestiame. Inoltre non dipendo dalle multinazionali che fanno aumentare o diminuire i prezzi a loro piacimento".

Un agricoltore italiano
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Jeffrey M. Smith, ricercatore americano dell’Institute for Responsible Technology, sostiene che “oggi come oggi non è possibile manipolare i geni in maniera prevedibile e sicura per proteggere la salute dell'uomo e l’ambiente. Quindi non è un atto responsabile lasciare che si diffondano i prodotti di questa scienza alle prime armi, perché ci ritroveremo effetti collaterali nel cibo e nell'ambiente dovuti alla contaminazione e sarà irreversibile”.

Pareri contrari
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Cento premi Nobel, tra cui James Watson (Nobel per la Medicina del 1962) e Paul L. Modrich (Nobel per la Chimica del 2015) hanno inviato il 30 giugno 2016 ai governi di tutto il mondo una lettera contro l'associazione ambientalista Greenpeace, che da anni si batte contro gli OGM e in particolare contro il "Golden rice", che è un riso geneticamente modificato che possiede una maggiore quantità di vitamina A. Essi hanno sottoscritto un appello in cui chiedono agli ambientalisti di "riconoscere i risultati degli organismi scientifici competenti e delle agenzie di regolamentazione e di rinunciare alla loro campagna contro gli OGM". “L'obiettivo, fin dall'inizio, è stato quello di offrire questo riso gratuitamente agli agricoltori poveri in modo da produrre cibo con maggiore apporto di vitamina A. Proprio la carenza di questa vitamina”, scrivono i Nobel di Chimica, Fisica e Medicina, “è la causa che colpisce 250 milioni di persone in tutto il mondo, tra cui il 40% dei bambini sotto i cinque anni nei paesi in via di sviluppo".

Cento premi Nobel pro OGM
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Il biotecnologo Federico Baglioni in una recente intervista afferma che: "Ad oggi in Italia importiamo milioni di tonnellate di mangimi per gli animali da allevamento, provenienti principalmente dal Sud America, che sono per la gran parte OGM. Quindi è indubbio che siamo dipendenti da questi prodotti. Il Made in Italy, di cui ci facciamo vanto all'estero, deriva anche dall'utilizzo di questi mangimi e conferma la buona qualità dei prodotti OGM utilizzati. Dunque non solo abbiamo bisogno di OGM, ma sarebbe molto più sensato utilizzare produrre gli OGM direttamente in Italia, piuttosto che dover importare il prodotto finale dall'estero a costi maggiorati".

Intervista a un biotecnologo italiano
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Le coltivazioni del pomodoro di San Marzano in Italia stanno subendo gravi danni a causa di un virus contro il quale si potrebbe combattere grazie alle biotecnologie. Una malattia di origine virale ha infatti colpito le piantagioni di questa tipologia di pomodoro e la produzione sta subendo perdite gravissime. Alcuni ricercatori italiani, utilizzando una tecnica OGM, hanno isolato una frazione del genoma del virus responsabile della malattia e l’hanno introdotta nel pomodoro rendendolo immune all'infezione. Non è stata però possibile l’applicazione pratica della scoperta perché in Italia non è possibile fare ricerca scientifica in campo sugli OGM.

Pomodori di San Marzano
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Wes Shoemyer è un agricoltore americano pentito di aver scelto di coltivare i suoi campi con OGM, invitato da Greenpeace Italia a un meeting a Milano. "Ci avevano promesso una riduzione dei pesticidi e facili profitti - ha detto - Ora gli insetti resistono ai pesticidi e dobbiamo aumentare le dosi e gli unici a guadagnare sono le industrie. Sono qui a testimoniare la nostra esperienza perché voi potete ancora prendere decisioni, noi no." Negli Stati Uniti, dove il 73% dei semi è stato geneticamente modificato per tollerare gli erbicidi, gli agricoltori non riescono ad uscire dal circolo vizioso in cui sono finiti. Chi ha acquistato sementi brevettate deve per contratto continuare a farlo per un periodo determinato, altrimenti si vede arrivare gli avvocati delle multinazionali.”

Testimonianza di un agricoltore americano
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David Williams, biologo presso l'Università della California, Los Angeles, sostiene che "Un sacco di scienza ingenua è stata coinvolta nello spingere questa tecnologia". "Trent'anni fa - dice - non sapevamo che quando si getta un gene in un genoma diverso, il genoma reagisce ad esso. Ma ora chiunque in questo settore conosce il genoma non è un ambiente statico. I geni inseriti possono essere trasformati in modi diversi, e può accadere generazioni più tardi. "Il risultato, insiste, potrebbe benissimo essere piante potenzialmente tossiche che scivolano attraverso test. Williams ammette che egli fa parte di una piccola minoranza di biologi che sollevano questioni taglienti circa la sicurezza delle colture OGM. Ma dice che questo è solo perché il campo della biologia molecolare vegetale protegge i suoi interessi.

Uno scienziato scettico

INFO CARDSISSUE CARDS

OGM e agricoltura tradizionale

I sostenitori degli OGM affermano che è possibile far coesistere agricoltura tradizionale, biologica e OGM. Che è possibile produrre OGM senza minacciare altre forme di agricoltura.

OGM contro agricoltura tradizionale

La Svizzera ha votato nel dicembre 2016 contro la convivenza di filiere di produzione biologica e di prodotti OGM. In Svizzera la superficie agricola è troppo piccola affinché i due metodi di coltura possano coesistere.

OGM e insetti

Nel caso degli OGM che producono una tossina che uccide molti parassiti animali, uno studio francese del Center for Agricultural Research for Development (CIRAD) ha mostrato che alcuni parassiti possono sviluppare una resistenza alla tossina.

OGM e fame nel mondo

Le colture OGM vengono in gran parte esportate verso i paesi ricchi e destinate soprattutto alla mangimistica animale. Allo stato attuale quindi non sono un mezzo per risolvere il problema della fame nel mondo, per il quale non servirebbe produrre di più, ma una distribuzione più equa.

Costi di gestione

Per cercare di tenere separate le colture OGM da quelle tradizionali, i costi potrebbero essere molto elevati e sarebbero a carico dei singoli agricoltori. Ciò comporterebbe che l'agricoltura non OGM potrebbe essere costretta a ridurre i profitti oppure a imporre dei costi aggiuntivi sul prezzo dei suoi prodotti.

Scetticismo dei consumatori

Se da una parte il cibo geneticamente modificato è stato dichiarato privo di rischi per la salute da vari organi di controllo nazionali e internazionali, per molti cittadini la sigla OGM è tuttora sinonimo di cibo da evitare, perché rischioso per la salute o perché imposto al mercato dagli interessi delle multinazionali.

Prodotti alimentari provenienti da animali nutriti con OGM

I regolamenti sulle etichette dei prodotti commercializzati, non obbligano a specificare se questi prodotti provengono da animali nutriti con OGM. Con l’esclusione dei prodotti biologici, non c'è modo quindi di sapere se latte, uova, formaggio, carne, yogurt e tutti i prodotti di derivazione animale abbiano a che fare con gli OGM.

Aumento dell'uso di erbicidi

Negli Usa i coltivatori di soia e mais OGM hanno aumentato l’uso di erbicidi nel corso degli ultimi cinque anni, poiché la resistenza delle piante infestanti è un problema crescente. “L’evidenza suggerisce che le piante stanno diventando sempre più resistenti e gli agricoltori sono costretti a usare sempre più prodotti chimici aggiuntivi”, spiegano gli esperti.

Pareri degli studiosi

Alcuni studiosi sostengono che l’utilizzo degli OGM non produca vantaggi economici perché la grande maggioranza dei consumatori non guarda di buon occhio l’utilizzo di alimenti prodotti con organismi geneticamente modificati.

Scetticismo

Sebbene si tratti di una minoranza, vi sono alcuni studiosi fortemente scettici sul tema degli organismi geneticamente modificati. Essi ritengono che sia impossibile escludere che questi organismi selettivamente ingegnerizzati non possano un domani portare gravi conseguenze per la salute umana. In quanto organismi transgenici, potrebbero sfuggire al controllo e alterare il delicato equilibrio biochimico della specie umana.

Resistenza ai pesticidi per piante non OGM

La resistenza ai pesticidi è un problema di qualsiasi agricoltore, anche non di piante OGM. È l’evoluzione: col tempo i parassiti delle colture si adattano a qualsiasi cosa.
La resistenza si sviluppa ovunque ci sia un pesticida, indipendentemente dalla sua natura.

Contraddizioni

I sostenitori degli OGM ritengono che sia una contraddizione quella di ricorrere al concetto della naturalità del Made in Italy e, al contempo, importare dall'estero grandi quantità di mangimi prodotti da coltivazioni OGM.

Possibili vantaggi per i consumatori

Tramite l'ingegneria genetica, gli scienziati possono anticipare o posticipare la maturazione della frutta, o aumentare la resistenza di una pianta alle basse temperature. In questo modo potremmo avere a disposizione tutto l'anno alimenti freschi.

Possibili vantaggi per l'ambiente

Gli OGM potrebbero contribuire a ridurre l'impatto dell'agricoltura sulle risorse e sugli ecosistemi naturali. Infatti tramite l'ingegneria genetica si potrebbero selezionare piante OGM che possano crescere anche in terreni aridi o meno fertili, dove normalmente non crescerebbero.

OGM e multinazionali

Per fare approvare un organismo OGM occorrono cospicui investimenti, che hanno reso l'intero settore monopolio di pochissime multinazionali, volte alla logica del guadagno. Vi è dunque il rischio concreto che il bene comune non sia al centro dell'attenzione dei ricercatori che lavorano per queste realtà.

Imprevedibilità degli OGM

La scienza che ha portato alla creazione degli OGM si è sviluppata su sistemi di laboratorio semplificati e, applicata al "mondo reale", ben più complesso ed interattivo, rischia di avere effetti imprevedibili ed irreversibili. Tale rischio è mitigato dalle prove in campo, che invece non si fanno per le piante non OGM.

Rischi potenziali

La diffusione di colture OGM favorisce la concentrazione delle risorse alimentari mondiali nelle mani di poche multinazionali che detengono il monopolio delle sementi e dei brevetti.

OGM: rischio genetico

Il rischio più grosso a livello ambientale causato da un uso indiscriminato degli OGM è l'inquinamento genetico. Non si sa infatti se e in che modo i geni possono ricombinarsi tra di loro dando vita a nuovi organismi che a loro volta si riproducono e si diffondono nell'ambiente.

Dati incerti

Per poter fare una valutazione seria sui possibili danni degli OGM bisognerebbe disporre di dati sulla popolazione che li consuma e confrontarli con quelli di chi invece non li consuma. Siccome negli Stati Uniti, Paese nel quale i cibi transgenici sono più numerosi, la presenza di OGM non è indicata in etichetta, trovare chi li consuma è impossibile e quindi è impossibile fare un'indagine.

Biotecnologie per risolvere la fame nel mondo

Si stima che la domanda di cibo per il 2050 raggiungerà il triplo dell'attuale produzione mondiale. Le biotecnologie ci permetteranno di avere piante resistenti ai virus e ai parassiti. Le tecniche tradizionali probabilmente non sono sufficienti per raddoppiare la produzione di cibo nei prossimi decenni.

Cos'è un OGM

Un organismo geneticamente modificato (OGM) è un organismo vivente che possiede un patrimonio genetico modificato tramite tecniche di ingegneria genetica, che consentono l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di elementi genici.

Come si ottiene un OGM

Un OGM si ottiene inserendo nel DNA dell'organismo "ospite" uno o più geni estranei, prelevati da organismi anche molto diversi tra loro. La definizione giuridica italiana lo definisce come “un organismo, diverso da un essere umano, il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto si verifica in natura mediante accoppiamento o incrocio o con la ricombinazione genetica naturale” (D. Lgs. 224/2003)

Perché vengono usati gli OGM

Oggi gli OGM vengono usati nel settore farmaceutico, per la produzione di bioplastiche di nuova generazione o in agricoltura (principalmente soia e mais). In questo campo di applicazione, il patrimonio genetico degli organismi viene modificato per ottenere piante resistenti a un determinato erbicida, o a insetti e a parassiti vari (la Papaya hawaiana è resistente a un virus, per esempio).

OGM ed erbicidi

L'ingegneria genetica non riduce l'uso di erbicidi. Una coltivazione di piante OGM può essere trattata con erbicidi a dosi molto forti, tali da uccidere le piante infestanti: sopravviverà soltanto la pianta OGM che ne è resistente.

Produttori di OGM

L'80% degli OGM attualmente commercializzati sono prodotti da soli 3 paesi: Usa, Brasile e Argentina. All'interno dell'Unione europea, gli unici OGM consentiti per la coltivazione sono il mais MON810 (prodotto dalla Monsanto) e la patata Amflora (prodotta e commercializzata dalla Basf). In Italia, non vi è coltivazione commerciale di OGM.

OGM al supermercato

L'etichetta di alimenti e mangimi contenenti OGM deve indicarne esplicitamente la presenza. Questo vale anche se gli OGM non sono rilevabili nel prodotto finito (come spesso avviene per gli oli vegetali). C'è una sola eccezione: i prodotti non devono essere etichettati se contengono OGM in misura non superiore allo 0,9%, purché tale presenza sia accidentale o tecnicamente inevitabile.

OGM nei mangimi per animali

Il 90% degli OGM importati in Europa diventano mangimi per i nostri allevamenti, soprattutto la soia proveniente dal continente americano. Le nostre mucche, i maiali e le galline sono molto spesso alimentati con mangimi derivati da colture OGM.

Normativa europea del 2004

Con la normativa europea introdotta nel 2004, tutti i prodotti contenenti OGM fino allo 0.9% non lo devono dichiarare. Inoltre latte, carne, uova e formaggi derivanti da animali che sono stati nutriti con OGM non devono riportarlo in etichetta.

OGM per ridurre antiparassitari e diserbanti

Gli OGM sono stati geneticamente modificati per renderli resistenti agli insetti nocivi e tolleranti diserbanti specifici. La coltura di piante resistenti agli insetti permette di ridurre l'uso degli antiparassitari; quella di piante tolleranti diserbanti specifici ad ampio spettro permette di utilizzare tali diserbanti senza danneggiare le piante geneticamente modificate.

Scienziati e opinione pubblica

Da un sondaggio del 2014 dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS), emerge una differenza significativa tra il punto di vista del mondo scientifico e quello dell’opinione pubblica. Gli OGM sono sicuri per l’88% secondo gli scienziati, mentre solo il 37% della popolazione generale li considera tali.

Diffusione degli OGM nel mondo

Per quanto riguarda la diffusione della coltivazione di prodotti OGM a livello mondiale, la situazione appare netta: da una parte l’Europa, che rimane ancora scettica nei confronti degli OGM, dall'altra gli Stati Uniti, con il 70% dei campi coltivati con OGM. La posizione dell’Italia è delicata poiché il nostro paese ha fatto del Made in Italy e della biodiversità delle sue coltivazioni un enorme patrimonio di unicità.

Sicurezza dei prodotti OGM immessi sul mercato

Gli OGM ammessi in commercio sono sottoposti ad una rigida e severa valutazione di una commissione scientifica e ogni singolo alimento viene valutato caso per caso, poiché la sicurezza degli OGM dipende dalle caratteristiche del materiale genetico inserito, dall'organismo finale prodotto, dell'ambiente in cui l’OGM è immesso e dall'interazione tra l’OGM e l'ambiente.

OGM coltivati in Europa

Ad oggi gli unici OGM la cui coltivazione è ammessa in Europa sono il mais "Mon810", dell’americana Monsanto, la cui coltivazione interessa solo lo 0,07% del territorio agricolo del continente ed è concentrata principalmente in Spagna e la patata “Amflora”, dell’azienda tedesca BASF.

Mais modificato negli Usa

Negli Usa il mais è stato modificato con due geni, uno che uccide gli insetti che mangiano i semi e l’altro che permette al seme di tollerare il glifosato, l’erbicida comunemente usato nei diserbanti, per combattere le piante infestanti.

OGM e allergie

Ad oggi i dati raccolti da studi sul settore mostrano che nessun prodotto OGM approvato per la commercializzazione ha scatenato reazioni allergiche a essi riconducibili.

OGM ed economia

Il tema degli OGM desta controversie anche in campo economico. Studiosi del settore hanno analizzando i dati ISTAT su come l’Italia, con il suo divieto di coltivazioni OGM, stia perdendo il passo sia a livello mondiale che europeo. La Spagna infatti, prima tra gli Stati europei nelle coltivazioni OGM, ci ha rapidamente superato in termini di produttività.

La comunità scientifica

La maggioranza della comunità scientifica è a favore dell’utilizzo degli organismi geneticamente modificati e li ritiene sicuri per la salute. Essi, infatti, sostengono che i rigidi criteri di valutazione a cui questi sono sottoposti li rendano persino più sicuri degli alimenti definiti, per così dire, convenzionali, che invece non sono sottoposti a questi rigidi controlli.

Il problema dei semi

I semi delle piante geneticamente modificate sono spesso sono venduti con contratti di esclusiva che ne impediscono la risemina. Per questo motivo ogni anno è necessario ricomprarli, e ciò ha sviluppato una grande dipendenza dalle multinazionali che li producono, e che controllano il mercato globale. È il caso del riso Clearfield, per esempio, venduto da BASF.

Monsanto

La Monsanto è un’azienda multinazionale di biotecnologie agrarie. Essa è tra i principali produttori mondiali di Organismi Geneticamente Modificati, insieme a DuPond, Bayer, BASF e Syngenta (acquistata nel 2016 dalla cinese ChemChina).

Mangimi non OGM per animali

I mangimi per animali contenenti OGM sono molto utilizzati in Italia. Ci sono però ancora diversi produttori che scelgono per gli animali foraggi “OGM free”. Questo vuol dire che gli animali sono alimentati con soia e mais coltivati in Italia in maniera convenzionale: requisito necessario per parlare di filiera bio e priva di OGM.

OGM e fame nel mondo

Molti esperti dichiarano che il cibo geneticamente modificato è sicuro per il consumo umano e che potrebbe essere usato per combattere la fame nei paesi meno sviluppati.

Stime

Si stima che attualmente il 70% della soia mondiale, il 46% del cotone, il 24% del mais e il 20% della colza siano OGM.

Monsanto e brevetti

Tra i prodotti di Monsanto ce n’è uno modificato per resistere a un erbicida, il Roundup. Questi semi sono coperti da brevetto per cui se un agricoltore vuole utilizzarli deve firmare un contratto con la Monsanto con cui non ha il diritto di trattenere una parte del raccolto per la riproduzione dei semi: è obbligato ad acquistare tutti gli anni delle nuove sementi.

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